Il futuro? Basta avere le idee chiare.

Quando ero piccola volevo fare la principessa.

Ma non una principessa qualunque, quella danese, come Anastasia. Che poi era Russa, ma non importa. Qualcuno mi aveva detto che in Danimarca la cioccolata era buona. E che c’era un principe che avrei potuto sposare.

Avrei vissuto tutta la vita al castello, sarei andata a cavallo e avrei imparato a cacciare…

Perché avrei dovuto cacciare, poi, ancora non lo so. Ma non potevo di certo essere una principessa imbalsamata e tutta imbellettata, da mostrare nelle foto di rito in occasione del Natale e delle feste comandate…

Crescendo ho capito che diventare principessa non è così semplice.

I principi non sono così facilmente reperibili sul mercato. Quindi ho deciso di fare la cacciatrice d’oro.

E già, mi ero informata: Capitan Kidd, uno dei più grandi pirati di tutti i tempi, era morto prima di poter riferire dove aveva nascosto il suo tesoro e nessuno era stato in grado di trovarlo.

Iniziai a cercare sui libri, rovistare, sfogliando pagine e pagine. Niente.
Poi, finalmente, l’ho rintracciato. Era nato Google…!!
Si trovava in Connecticut!

Sono andata a prenderlo?
Ho affrontato i mercenari al soldo di qualche setta religiosa alla ricerca di tanta fortuna per distruggere il mondo?
Ho iniziato quella che per molti è la vera avventura?

Beh, non voglio deludere nessuno, ma per me il divertimento era finito.
Si era concluso con la risoluzione dell’enigma.

Tutto il duro lavoro necessario per organizzare la spedizione, comprare i biglietti, le camminate, le provviste, il peso, la pioggia, i cattivi... No, non mi interessava proprio.

Così ho capito che fare la cacciatrice di tesori non faceva per me, troppo lavoro, troppo sudore, era molto meglio fare la diplomatica.

Sarei diventata ambasciatrice in qualche paese del terzo mondo.

Avrei aiutato le persone, mi sarei confrontata con un contesto totalmente diverso dal mio, avrei conosciuto gente di ogni parte del mondo, avrei vissuto facendo qualcosa di buono per gli altri e per me…

Quindi sono tornata su Google e mi sono documenta su tutto l’iter: il liceo, l’università triennale e magistrale, il master, il dottorato, un corso di specializzazione, il corso di inglese, di francese, di spagnolo,… e di un’altra lingua a scelta tra il russo, l’arabo e il cinese, ovvio!

E poi il corso di politica internazionale e …qualche hobby. Non ci si può mica dedicare solo alla didattica!
Perché, se vuoi riuscire, devi studiare, ma devi anche dimostrare che hai degli altri hobby e che pratichi uno sport!

Ma mentre facevo la lista ti tutte le cose he avrei dovuto fare, ho finalmente capito cosa sarei diventata da grande. Non so perché non ci avessi pensato prima, era esattamente ciò che faceva per me.

Una cosa semplice, non troppo ambiziosa e che non richiedesse troppe competenze: da grande non avrei fatto niente.

Poi ho scoperto Steemit…

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