SERIE A CHRONICLES - Giornata 8 - Day 8 [Multilanguage]

in Italy13 days ago

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Copertina realizzata sul sito www.canva.com. Fonte immagini YouTube: Empoli-Napoli, Roma-Inter, Juventus-Lazio, Milan-Udinese, Lecce-Fiorentina

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GIORNATA 8

Arbitri, arbitri e ancora arbitri. Le quattro grandi, che con buona probabilità duelleranno fino alla fine per la conquista del titolo, sono uscite tutte vincitrici di misura dai rispettivi impegni della ottava giornata, ma in ognuna delle suddette gare le decisioni arbitrali controverse sono riuscite a scatenare più di una polemica.

Nell'uso del VAR, ma anche nelle decisioni prese direttamente dai direttori di gara sul campo sui vari campi della Serie A, manca del tutto l'uniformità di giudizio, cosa che fa arrabbiare i tifosi e disorienta un po' tutti.

Episodi identici vengono valutati in maniera differente di settimana in settimana e spesso anche nella stessa giornata, ma su campi diversi. Per di più, il designatore arbitrale, Gianluca Rocchi, sembra avere le idee confuse su alcune linee guida da impartire ai propri fischietti, cambiando in maniera diametralmente opposta idea con il passare delle settimane.

Ne risulta un papocchio clamoroso, nel quale un po' tutti si lamentano, ma dove solo alcune voci vengono come sempre amplificate dalla stampa sportiva (a volte con veri e propri stravolgimenti della realtà), mentre altre sono messe a tacere alla velocità della luce.

NAPOLI DI RIGORE

Il Napoli soffre ad Empoli, soprattutto nel primo tempo, ma riesce a tornare a casa dalla difficile trasferta toscana con altri tre punti da aggiungere al proprio bottino e a consolidare così il primo posto in classifica.

Decisivo al quarto d'ora della ripresa un più che dubbio calcio di rigore concesso ai partenopei dall'arbitro Abisso, per un presunto step on foot dell'empolese Tino Anjorin su Politano. Le immagini televisive infatti sembrano mostrare l'assenza del contatto tra i piedi dei due calciatori o, nella migliore delle ipotesi, un lieve incrocio di punte.

La sceneggiata di Politano però, che si è rotolato a lungo per terra tenendosi prima il piede, poi la caviglia e infine il polpaccio, ha indotto l'arbitro in errore e dal VAR, in assenza di immagini chiare, hanno ritenuto di non poter intervenire per correggere il collega.

La settimana scorsa, in occasione del calcio di rigore negato alla Roma per il molto più evidente pestone subito da Baldanzi, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ci aveva tenuto a fare chiarezza proprio su questa tipologia di interventi:

Rigore Baldanzi? Se il Var lo considera un intervento falloso, chiama perché è rigore, ma non è quella categoria... Il fallo deve essere una cosa seria ma puoi stabilire con una bilancia un fallo vero... Agli arbitri dico di stare attenti alle esagerazioni sui contatti e di capire la dinamica di un fallo, di non premiare la furbizia. LINK

📹 GUARDA L'EPISODIO KYRIAKOPULOS - BALDANZI

Strano che, appena una settimana dopo, venga considerato da rigore invece il presunto contatto su Politano, molto leggero se non decisamente assente. Cose che capitano.

L'INTER REGGE IL PASSO

L'Inter raggiunge l'obiettivo dei tre punti anche in casa della Roma, ma la sua prestazione ricorda un po' quella del Napoli. Sofferenza nel primo tempo per gli uomini di Inzaghi, prima dell'episodio decisivo avvenuto nella ripresa, quando un pallone perso da Zalewski ha dato il via al contropiede decisivo per il goal di Lautaro Martinez.

Episodi arbitrali dubbi anche nella capitale, ma questa volta è l'Inter a potersi lamentare. Nel primo tempo un intervento scomposto di Cristante abbatte Thuram lanciato a rete. Il francese finisce a terra poco fuori area e reclama per un fallo che sembra esserci.

L'arbitro Massa tuttavia, forse anche condizionato dalle polemiche delle precedenti direzioni di gara, in cui ha spesso preso decisioni contorte a favore dei nerazzurri, o dalla ormai nota attitudine alla caduta di Thuram, non ha nemmeno fischiato per decretare l'intervento falloso, che avrebbe significato un probabile cartellino rosso per il centrocampista di Juric.

📹 GUARDA L'EPISODIO CRISTANTE-THURAM

Vista dal punto di vista nerazzurro, una vittoria limpida, che esalta la compattezza del gruppo e la capacità di soffrire per poi colpire grazie alla giocata dei fuoriclasse. Da quello romanista invece, l'ennesimo esempio della confusione mentale che regna in società e che si traduce anche negli svarioni visti sul campo da gioco.

La Curva Sud, cuore del tifo giallorosso, ha protestato ufficialmente, entrando allo stadio solo dopo un quarto d'ora dall'inizio della partita. Alla società viene rinfacciata la mancanza di progettualità, incarnata alla perfezione nella prematura cacciata di De Rossi, ma soprattutto nella scelta del suo sostituto.

Juric era reduce da tre stagioni mediocri con il Torino FC e in tutta la sua carriera, nonostante idee apprezzabili, non ha mai dato l'idea di poter davvero migliorare i gruppi a lui affidati.

A questo punto non valeva la pena insistere con De Rossi, che la passata stagione aveva avuto il gran merito di tirare fuori la squadra dal pantano e ricompattarla dopo i cocci lasciati dalla penosa gestione Mourinho?

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Fonte: Wikipedia

VINCE LA JUVE, MA FA TUTTO LA LAZIO

La squadra di Thiago Motta torna a vincere allo Stadium e rimane in scia di Napoli ed Inter, ma lo fa paradossalmente dopo la prestazione più brutta forse dell'intera stagione.

In undici contro dieci per settanta minuti, a causa del fallo da ultimo uomo di Romagnoli su Kalulu lanciato a rete, i bianconeri hanno mantenuto il solito evidente predominio territoriale (alla fine sfiorato il 70% di possesso palla), senza tuttavia riuscire quasi mai a tradurlo in occasioni pericolose.

Dopo la traversa colpita da Vlahovic nella ripresa, la partita sembrava avviarsi per i bianconeri verso un altro deludente zero a zero. Il giro palla insistito faticava a trovare sbocchi anche con l'uomo in più, ma a cinque minuti dalla fine un cross dalla sinistra di Cabal veniva deviato nella propria porta da Gila, decidendo di fatto la gara.

Grandi polemiche per un colpo rifilato dal brasiliano Douglas Luiz al difensore della Lazio, Patric, due minuti prima dell'azione del goal. Per il direttore sportivo biancoceleste, Angelo Fabiani, intervenuto ai microfoni delle TV nel dopo partita, si è trattato di colpo violento, da sanzionare con il cartellino rosso.

Il "pugno" di Douglas Luiz e la sua mancata espulsione diventano così virali sui quotidiani sportivi e nelle trasmissioni, ma osservando le cose da un'altra angolazione si può notare come in realtà non ci sia stato nessun pugno, ma solo un colpo con l'avambraccio, rifilato dal calciatore della Juventus alla schiena dell'avversario come reazione ad un pestone.

📹 GUARDA L'EPISODIO DOUGLAS LUIZ-PATRIC

Poteva starci il cartellino rosso, come richiesto a gran voce dai media e da Fabiani? Probabilmente il giallo sarebbe stato più indicato, anche se un arbitro severo, richiamato dal VAR, avrebbe potuto decidere per la punizione più severa.

In realtà ai monitor hanno ricontrollato l'episodio, ma hanno giudicato non eccessiva la reazione del brasiliano, per lo meno non da cartellino rosso. Inoltre, ascoltando i discorsi della sala VAR, ben si comprende come gli arbitri davanti al monitor stessero valutando lo steep on foot e di conseguenza il possibile calcio di rigore per la Juventus.

Douglas Luiz tuttavia non si è rotolato per terra, come Politano, e saggiamente si è deciso di non intervenire, né in un senso né nell'altro.

IL MILAN RESISTE IN INFERIORITA' E LA PORTA A CASA

In una giornata di polemiche, poteva non partecipare alla festa anche il Milan? In vantaggio poco prima del quarto d'ora con Chukwueze, il Milan sembrava avviato verso una gara da full control prodroma al delicato impegno di Champions League con il Bruges.

Tuttavia alla mezz'ora il fallo da ultimo uomo di Reijnders, sanzionato da Chiffi con il cartellino rosso, ha reso il sabato rossonero ben più frizzante. Gli ospiti raggiungono il pari due volte, con Ehizibue nel primo tempo e con Kabasele nei minuti di recupero, ma in entrambi i casi è il VAR a salvare Fonseca e i suoi.

Clamorosi entrambi i fuorigioco fischiati all'Udinese nelle due circostanze, prima per pochi millimetri di una spalla, poi per la punta di un piede. Fuorigioco che non hanno di fatto concesso nessun vantaggio agli attaccanti, ma che con i moderni occhio di falco valgono sempre l'annullamento.

Non mi stancherò mai di ripetere che questi interventi uccidono il calcio. Occorrerebbe ritornare alla discrezionalità dell'arbitro, con il VAR che segnala solo fuorigioco in grado di concedere tangibili vantaggi agli attaccanti. Giudicate voi:

📹 GUARDA L'EPISODIO DEL PRIMO FUORIGIOCO

📹 GUARDA L'EPISODIO DEL SECONDO FUORIGIOCO

Come sempre, qualcuno con i centimetri è più fortunato degli altri.

LE ALTRE

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Fonte: Wikipedia

La Fiorentina, partita malissimo e incapace di portare a casa la vittoria nelle prime quattro giornate, ha iniziato decisamente a carburare, come confermano i dieci punti aggiunti alla classifica dalla quinta all'ottava settimana di gare.

A Lecce i viola sono addirittura andati a valanga, segnando sei goal e portandosi a quota tredici in classifica, al quinto posto, ad una sola lunghezza dal Milan. A pari punti con i viola si trova l'Atalanta, vittoriosa 2-0 sul campo del Venezia, e la Lazio, fermata dalla Juventus.

Come da pronostico, dissolta come neve al sole (un po' come tutti i suoi (pochi) residui tifosi) e spinta verso il centro della classifica, suo habitat naturale, l'insolita capolista di qualche domenica fa, il Torino FC, giunto a Cagliari alla terza sconfitta consecutiva per 2-3, dopo quelle rimediate con Lazio e Inter nelle giornate precedenti.

E, come sempre, già ad ottobre, ai granata rimangono le solite occasioni per salvare la stagione e far ripartire i caroselli, ovvero i derby con la Juventus e il momento dell'eliminazione dei bianconeri dalla Champions League. Se non fosse una storia tristissima, sarebbe quasi commovente.

IL PROSSIMO TURNO

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Fonte: Wikipedia

Nel prossimo turno, da disputare immediatamente dopo le coppe europee, spicca ovviamente il big match tra Inter e Juventus, che con buona probabilità ci dirà molto sulle reali possibilità dei bianconeri di competere per il titolo.

Attenzione anche all'incrocio tra Bologna e Milan e a quello tra Fiorentina e Roma, mentre un altro match sulla carta abbordabile aspetta questo singolare inizio di stagione del Napoli, che al Maradona ospiterà il "povero" Lecce, malinconicamente adagiato al penultimo posto della classifica.

Ci vediamo tra una settimana!

Statemi bene, alla prossima!

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