Rose ampie e rose ristrette - Wide rosters and narrow rosters [Multilanguage]

Tre portieri, otto difensori, sei centrocampisti e sette attaccanti. Questa è l'abbondante rosa, impreziosita anche da alcuni elementi di calibro internazionale, con la quale la Juventus si appresta ad iniziare la nuova stagione, che la porterà a cercare di lottare per lo scudetto e per compiere un tragitto il più possibile positivo in Champions League.

A Torino, come confermato dalle amichevoli estive, sembrano aver posto le basi per quella che deve essere considerata come la stagione del riscatto, nella quale far tornare quantomeno i colori bianconeri ad essere temuti un po' ovunque.

Un plauso e un dieci e lode per il mercato alla dirigenza, ma ora, cari amici, fermi tutti, perché come i più avvezzi alle questioni calcistiche avranno compreso, la situazione appena descritta è relativa alla Juventus Women, ovvero la squadra femminile del club più titolato d'Italia.

_{In primo piano, Alisha Lehmann, nuovo attaccante della Juventus Women. James Boyes from UK, CC BY 2.0, da Wikimedia Commons}

Intendiamoci, non che le ragazze bianconere non siano importanti e da considerare un tassello decisivo per la crescita di tutto il club, ma se l'attenzione viene spostata ai colleghi uomini invece, il quadro appare ad oggi 7 agosto, a poco meno di due settimane dall'inizio del campionato, tutt'altro che rassicurante.

Tra esuberi, giocatori fuori rosa per motivi contrattuali, altri bocciati dopo mezza amichevole (e quindi spediti ad ingrossare le fila dei cedibili) ed altri ancora infortunati, il nuovo allenatore bianconero rischia di trovarsi il 19 agosto, giorno del debutto in campionato, con circa diciotto giocatori arruolabili, tra i quali tre portieri e tre o quattro elementi prestati dalla Next Gen.

Che si dovesse operare una sorta di rivoluzione all'interno della rosa, era cosa risaputa e perlopiù richiesta a gran voce anche dai milioni di tifosi bianconeri, ma un simile quadro, viste le difficoltà a chiudere ulteriori operazioni di mercato, non ha precedenti nella storia del club e comincia ad essere piuttosto preoccupante.

_{Di spalle, Douglas Luiz, nuovo centrocampista della Juventus. Ardfern, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons}

E dire che l'estate del direttore sportivo, Cristiano Giuntoli, era iniziata alla grande. In bianconero erano approdati uno come Douglas Luiz, brasiliano dai piedi fatati, accompagnato da altri ottimi elementi come Kephren Thuram e Michele Di Gregorio, finanziati interamente dalle cessioni di alcuni giovani come Soulé, Barrenechea, Iling-Junior ed Huijsen.

Sul fronte cessioni poi da segnalare la partenza di alcuni "pesi morti", come Kean e Kajo Jorge, nonché la fine dei rapporti contrattuali con Rabiot ed Alex Sandro, stipendi pesantissimi che non graveranno più sulle casse della Signora. Inoltre, a breve dovrebbero salutare Daniele Rugani e Tiago Djaló, non considerati sufficientemente affidabili da un punto di vista tecnico.

Ad altri membri della squadra come Chiesa, Szczesny, Kostic, Milik ed Arthur, è stato poi fatto capire chiaramente che dovranno mettersi alla ricerca di una squadra, onde evitare di trascorrere un anno intero da separati in casa. Insomma, se la missione principale era quella di risanare i conti, Giuntoli sta per il momento ampiamente rispettando le indicazioni societarie.

_{Federico Chiesa, Kirill Venediktov, CC BY-SA 3.0 GFDL, via Wikimedia Commons}

Solo che, a furia di epurare, la Juventus è rimasta praticamente senza calciatori, con gli infortuni di Miretti ed Adzic a ridurre ancora più all'osso il numero dei convocabili. Questo modo di agire sta presentando un'altra faccia della medaglia, che spero fosse stata prevista da chi opera sul mercato: se per comprare ulteriormente bisognerà vendere, presentarsi con dei "fuori rosa" non è proprio la strategia migliore.

Gli eventuali acquirenti, conoscendo le difficoltà attuali del club, proporranno prezzi di saldo per la mercanzia bianconera, mentre i venditori lo spareranno alle stelle,cercando di sfruttare l'assoluta necessità di Madama di aggiungere uomini di valore alla rosa.

Ci si era affidati a Giuntoli proprio perché ritenuto un grande conoscitore del calcio internazionale, maestro di "nozze coi fichi secchi", colui che scova la perla nei campionati minori e lo trasforma in una minera d'oro.

Manca ancora qualche settimana alla fine del mercato, di conseguenza non è detto che ciò non accada, ma per il momento sembra che non ci si riesca a schiodare da obiettivi "italiani", ovvero dalle folli valutazioni di Atalanta e Fiorentina per Koopmainers e Nico Gonzalez. Che Dio ce la mandi buona.

Statemi bene, alla prossima!