Provocazioni, memorie corte e pianti finali: ecco a voi un altro derby d'Italia - Provocations, short memories and final tears: here's another derby of Italy [ITA-ENG]
Filip Kostić, foto da Sven Mandel, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
UN ALTRO SCUDETTO SCIPPATO ALL'INTER |
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Per favore, prima di addentrarci nell'analisi della partita, leggete con attenzione queste dichiarazioni:
Il calcio dovrà sempre migliorare, sarà un giorno fantastico quando noi allenatori e addetti ai lavori non guarderemo più l’arbitro che andrà a dirigere la nostra partita.
E ancora:
I nostri arbitri sono tra i migliori d'Europa. Alla fine gli episodi a favore e contro si compensano.
Ma non è tutto, perché ne esiste una ancora migliore:
Non parlo mai di decisioni arbitrali, ho solo visto che Vincic e il VAR arbitreranno in questo turno, quindi credo che la UEFA li abbia giudicati positivamente...
Niente da dire, all'apparenza parole sagge, capaci di uscire solo dalla bocca di un vero uomo di sport, equilibrato e completamente estraneo a qualsiasi tipo di stucchevole polemica arbitrale. Vi lascio qualche secondo per interiorizzarle a dovere, perché mai come in questo momento il calcio italiano ha bisogno di personaggi positivi.
L'allenatore dell'Inter, Simone Inzaghi. Photo by Football.ua, CC BY-SA 3.0 GFDL, via Wikimedia Commons
Fatto? Ora aprite gli occhi (ma se state leggendo credo che questo genere di esortazione sia superflua) e prendete coscienza del risveglio. Già, perché non sempre il mondo idilliaco vissuto nelle esperienze oniriche si manifesta tale e quale nella realtà. Mi duole dirvelo, ma ho un'ultima dichiarazione da sottoporvi, purtroppo molto meno sportiva e conciliante di quelle precedenti.
Forse venirne a conoscenza potrebbe ribaltare completamente il quadretto ideale disegnato fino a questo momento, ma l'amor di verità deve essere sempre più forte dei venti di scirocco.
Stasera è successa un’altra cosa gravissima perché con il Var è inaccettabile prendere un goal così... E’ troppo grave quello che è successo. Pretendiamo rispetto. Stasera, a differenza di altre volte, sbavature non ce ne sono state da parte nostra ma della terna arbitrale... È una partita chiaramente viziata da un errore arbitrale, che ci condiziona la classifica e che ci condiziona la corsa Champions.
Ora che tutti siamo tornati sulla Terra, devo confidarvi un segreto: le parole e la musica di tutte queste frasi, appartengono alla stessa persona, l'allenatore dell'Inter, Simone Inzaghi, evidentemente tranquillo e amorevole quando le cose girano esclusivamente a suo favore (come nella partita giocata a Torino l'anno scorso o nella finale di Coppa Italia), ma irascibile e pronto ad urlare allo scandalo nel caso in cui sia sorto qualche dubbio sugli episodi della partita.
Polemica legata al goal di Kostic, che ha deciso l'ultimo Inter-Juventus, viziato, secondo Inzaghi e la schiera di servitori che ne hanno immediatamente raccolto e rilanciato gli strali, da un possibile fallo di mano di Rabiot. Le immagini (parlo di quelle in movimento, non dei fotogrammi presi ad arte da angolazioni convenienti) non chiariscono la presenza o meno del tocco, nonostante il lungo controllo del VAR, ma per Inzaghi, il giornale dal colore discutibile e tutte le trasmissioni sportive sono diventate l'ennesima occasione per sbattere il mostro in prima pagina.
Paolo Bonolis (non confondetevi, non è quello al centro), in una delle tante indimenticabili performance televisive. Public domain image
E il giorno dopo, onde evitare che il vento si calmi, adeguato spazio è stato concesso a tutti i tifosi "talebani" (naturalmente solo quelli di una parte), personaggi del calibro di Paolo Bonolis o Ignazio La Russa, pronti a ribadire sempre le solite panzane da memora selettiva, volte tra le righe anche a condizionare l'ambiente in vista della doppia semifinale di Coppa Italia. Come se co-protagonista della vicenda non fosse poi una società nel bel mezzo di una guerra con le istituzioni calcistiche italiane ed europee.
Scusate il termine forte, ma approfittarsi così del clima d'odio portato avanti per meri scopi economici dall'informazione, solo per tirare acqua al proprio mulino, rappresenta la più becera malafede, l'esatta negazione dei principi sportivi. Roba da vomito, che va avanti da quasi trent'anni a giustificazione di ogni fallimento.
E così, dopo Iuliano-Ronaldo e la mancata espulsione di Pjanic, aggiungiamo pure alla lista un'ulteriore leggenda, pronta a mitizzarsi e trasformarsi con gli anni in dogma nelle parole dei vari Pagliuca, Materazzi, Berti e compagnia cantante, opportunamente imbeccati dagli aizzatori di turno alla vigilia dei prossimi Inter-Juventus: "il fallo di mano di Rabiot".
Che magari un giorno passerà alla storia come l'episodio che ha negato lo scudetto all'Inter, pure a ventuno punti di distanza dalla prima. E non pensate che stia scherzando, guai a sottovalutare certi fuoriclasse.
Statemi bene, alla prossima!
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- 1️⃣ Szczesny 7 - Chiamato in causa soltanto all'inizio della partita, su due conclusioni di Barella, conferma di attraversare un ottimo stato di forma.
- 6️⃣ Danilo 6,5 - Non si avventura praticamente mai oltre la metà campo, ma in chiusura non sbaglia nulla.
- 3️⃣ Bremer 7 - Fa a sportellate con Lukaku per tutta la partita, senza che il belga riesca mai a rendersi pericoloso.
- 1️⃣5️⃣ Gatti 7,5 - Dopo Friburgo mette in scena un'altra prova maiuscola. Puntuale sulle chiusure, coraggioso nel partire palla al piede alla "Chiellini", vive un momento di grazia insperato fino a solo qualche settimana fa.
- 2️⃣ De Sciglio 6 - Dove lo metti, sta. Senza strafare, sia chiaro, ma la sufficienza è in grado quasi sempre di garantirla.
- 4️⃣4️⃣ Fagioli 8 - Dominatore assoluto del centrocampo, in impostazione, pulizia del gioco e recupero. Posizionato sempre alla grande, fornisce ai compagni il corridoio per lo scarico e non ha paura di destreggiarsi anche nel traffico.
- 5️⃣ Locatelli 7 - La mancata convocazione in nazionale lo indispettisce e lui risponde con una prova pulita, da vero cervello del centrocampo.
- 2️⃣5️⃣ Rabiot 7 - Prenderlo quando parte palla al piede, diventa difficile. Vive ancora momenti di estraniazione alle fasi della partita, ma dopo una lunga serie di impegni ci può stare.
- 1️⃣7️⃣ Kostic 7,5 - Come all'andata, imprendibile per i nerazzurri. Migliorato molto nella precisione dei cross e del tiro.
- 3️⃣0️⃣ Soulé 6 - Sente la tensione da palcoscenico importante. Alcune scelte sono rivedibili, ma nel complesso fornisce una prova accettabile.
- 9️⃣ Vlahovic 5,5 - Un pizzico di precisione in più negli appoggi e nelle giocate con i compagni, che tuttavia non gli bastano per toccare la sufficienza.
1️⃣1️⃣ Cuadrado 6 - Prende il posto di De Sciglio, e la sua fascia rimane nelle medesime condizioni.
7️⃣ Chiesa 6 - Come al solito entra per spaccare il mondo, ma deve fare i conti con la dura realtà di un infortunio formalmente superato che ancora lo condiziona mentalmente e fisicamente.
3️⃣2️⃣ Paredes 4 - Pochi minuti, in cui riesce a compiere l'ennesimo capolavoro al contrario, cascando nelle provocazioni di D'Ambrosio e facendosi espellere.
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ENGLISH VERSION
Translated with DeepL.com
ANOTHER SCUDETTO SNATCHED FROM INTER |
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Please read these statements carefully before we go into the match analysis:
Football will always have to improve, it will be a great day when we coaches and insiders will no longer be watching the referee who is going to direct our game.
And again:
Our referees are among the best in Europe. In the end, the episodes for and against balance each other out.
But that's not all, because there is an even better one:
I never talk about refereeing decisions, I just saw that Vincic and VAR will referee in this round, so I think UEFA judged them positively...
Nothing to say, apparently wise words, only able to come out of the mouth of a true man of sport, balanced and completely uninvolved in any kind of cloying refereeing controversy. I'll leave you a few seconds to internalise them properly, because never before has Italian football needed positive characters as at this moment in time.
Inter coach Simone Inzaghi. Photo by Football.ua, CC BY-SA 3.0 GFDL, via Wikimedia Commons
Done? Now open your eyes (but if you are reading, I think this kind of exhortation is superfluous) and become aware of the awakening. Yes, because the idyllic world experienced in dream experiences does not always manifest itself in reality. It pains me to tell you this, but I have one last statement to submit to you, unfortunately much less sporting and conciliatory than the previous ones.
Perhaps becoming aware of it could completely overturn the ideal picture drawn up to this moment, but the love of truth must always be stronger than the sirocco winds.
Another very serious thing happened tonight because with Var it is unacceptable to take a goal like that... It's too serious what happened. We demand respect. Tonight, unlike other times, there were no blunders on our part but on the part of the referee... It's a match that was clearly tainted by a refereeing error, which affects our standings and conditions us in the Champions League race.
Now that we are all back on Earth, I must tell you a secret: the words and the music of all these phrases, belong to the same person, the coach of the Inter, Simone Inzaghi, evidently calm and loving when things are going exclusively in his favour (as in the match played in Turin last year or in the final of the Italian Cup), but irascible and ready to scream scandal in the event of any doubt about the episodes of the match.
Controversy linked to the goal of Kostic, which decided the last Inter-Juventus, vitiated, according to Inzaghi and the host of servants who immediately picked up and relaunched the cries, by a possible hand foul by Rabiot. The images (I'm talking about the moving ones, not the frames artfully taken from convenient angles) do not clarify the presence or absence of the touch, despite the lengthy VAR check, but for Inzaghi, the newspaper of questionable colour and all the sports broadcasts have become yet another opportunity to slam the monster on the front page.
Paolo Bonolis (not to be confused, he is not the one in the centre), in one of his many unforgettable television performances. Public domain image
And the next day, in order to prevent the wind from calming down, adequate space was given to all the 'Taliban' fans (naturally only those of one side), the likes of Paolo Bonolis or Ignazio La Russa, ready to reiterate the usual selective-memory panzane, aimed between the lines also at conditioning the environment in view of the double semi-final of the Italian Cup. As if a club in the midst of a war with the Italian and European football institutions were not the co-star of the affair.
Pardon the strong word, but taking advantage of the climate of hatred brought about by the media for purely economic purposes, just to throw water to one's own mill, represents the most boorish bad faith, the exact denial of sporting principles. Vomit stuff, which has been going on for almost thirty years as justification for every failure.
And so, after Iuliano-Ronaldo and the missed sending off of Pjanic, we add to the list a further legend, ready to be mythologised and turn into dogma over the years in the words of the various Pagliuca, Materazzi, Berti and the singing troupe, opportunely encouraged by the organisers on the eve of the next Inter-Juventus: "the hand foul by Rabiot".
That maybe one day it will go down in history as the episode that denied the Scudetto to Inter, even with twenty-one points behind the first. And don't think I'm joking, woe betide anyone who underestimates certain stars.
Stay safe, see you next time!
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- 1️⃣ Szczesny 7 - Called into question only at the beginning of the match, on two Barella's shots, he confirms he is in excellent form.
- 6️⃣ Danilo 6.5 - Hardly ever ventures beyond the halfway line, but makes no mistakes when closing down.
- 3️⃣ Bremer 7 - He jousts with Lukaku throughout the match, without the Belgian ever managing to make himself dangerous.
- 1️⃣5️⃣ Gatti 7.5 - After Freiburg, he puts in another outstanding performance. Punctual in his closures, courageous in starting off on the ball at the "Chiellini", he experiences a moment of grace that was unhoped for only a few weeks ago.
- 2️⃣ De Sciglio 6 - Where you put him, he stays. Without overdoing it, let's be clear, but he is almost always able to guarantee sufficiency.
- 4️⃣4️⃣ Fagioli 8 - Absolute dominator of the midfield, in setting up, cleaning up the game and recovering. Always positioned great, he provides his teammates with the corridor for offloading and is not afraid to juggle in traffic.
- 5️⃣ Locatelli 7 - The lack of call-up to the national team upsets him, and he responds with a clean-cut performance, as the true brain of the midfield.
- 2️⃣5️⃣ Rabiot 7 - Catching him when he starts with the ball at the foot becomes difficult. He still experiences moments of extraneousness to the phases of the game, but after a long series of engagements that can be expected.
- 1️⃣7️⃣ Kostic 7.5 - As in the first leg, uncatchable for the Nerazzurri. Much improved in the precision of crosses and shooting.
- 3️⃣0️⃣ Soulé 6 - Feels the tension of an important stage. Some choices are revisable, but overall he gives an acceptable proof.
- 9️⃣ Vlahovic 5.5 - A pinch more precision in his supports and plays with his teammates, which however are not enough for him to touch the sufficiency.
1️⃣1️⃣ Cuadrado 6 - Takes De Sciglio's place, and his side remains in the same condition.
7️⃣ Chiesa 6 - As usual he comes in to break the world, but has to come to terms with the harsh reality of a formally overcome injury that still affects him mentally and physically.
3️⃣2️⃣ Paredes 4 - A few minutes in which he manages to perform yet another masterpiece in reverse, falling for D'Ambrosio's provocations and getting himself sent off.
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In molti dei tuoi post vedo la JUVENTUS, forse sei innamorato della bella signora ahahah, spero che tua moglie non veda questo commento :) È uno scherzo.
Un abbraccio e buon fine settimana
No, ma hai ragione, lei lo sa che non può competere 🤣🤣🤣
Scherzo naturalmente, un abbraccio anche a te!
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Hi @frafiomatale,
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Se si dovesse avverare il rimanente di quanto compare nel mio giallo "Il bibliotecario francese", a sparire non saranno soltanto gli arbitri, ma tutto quanto il gioco del calcio (ihhh, panico! Hahaha!). No, dai, se avevo inserito questo aspetto nel mio giallo, il motivo non è affatto antipatia per il gioco, poprio per niente, ma soltanto perchè volevo descrivere una distopia di portata tale da aver costretto a precipitare il pianeta in una regressione economica immane da non essere mai comparsa in tutti i millenni di storia umana. Tanto che non solo il calcio, ma la quasi totalità degli eventi sia sportivi che culturali compaiono solo nel libri di storia che fanno riferimento ai secoli precedenti (ricordare che però siamo nel ventiseiesimo secolo, quindi tranquillo, non farai a tempo per vedere la sparizione del calcio, delle olimpiadi e degli eventi culturali, hahaha!).
Bellissimo, il genere distopico è il mio preferito e anche il mio secondo romanzo è ambientato in un futuro distopico! Amica mia, a volte penso, specialmente nell'ultimo periodo, che senza il calcio forse si starebbe meglio. Si sta trasformando sempre di più, almeno in Italia, in un covo di odi e veleni e allontanando dai valori sportivi.
Peccato per il calcio...per il romanzo, allora, visto che è il tuo genere preferito, ti comunico che non mi manca troppo per "attivare" il vero protagonista che finora è stato soltanto un nome (tranq., non è spoiler, hahaha!).
Ps.: i tuoi romanzi li pubblicherai anche qui?
Benissimo, seguirò con grande interesse allora 😄.
No pubblicarli qui non posso. Il primo è sul kindle store e il secondo pubblicato da un Editore.
Per poterlo guardare sin dall'inizio (così da non beccarti uno spoiler dietro l'altro😄) dovrai però risalire a 8 mesi fa: primo articolo a riguardo, il 14 luglio 2022😄. Il titolo del primo post a riguardo è "Storia di una trilogia scacchistica da portare qui", poi nel 15 luglio la quarta di copertina e di seguito😄. Avendo potuto pubblicare con un editore, sei a cavallo!