L'incredibile vicenda Osimhen - The unbelievable Osimhen affair [Multilanguage]

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Il nostro racconto di oggi parte con il più classico degli incipit, "C'era una volta..."

C'era una volta una squadra di calcio capace di giocare un calcio spettacolare e di vincere, con pieno merito, il terzo scudetto della sua storia, a trentatré anni di distanza dal precedente, lasciando le avversarie talmente indietro da potersi considerare fuori dai giochi già a gennaio.

Questa realtà, i cui tifosi si sono incredibilmente moltiplicati negli ultimi mesi, era un po' da tutti considerata come l'esempio di squadra simpatia, per il calore dei propri sostenitori, il modo sbarazzino di intendere il calcio dell'allenatore, Luciano Spalletti, e le capacità manageriali del presidente, Aurelio De Laurentiis, in grado, come direbbe Mia Martini, almeno tu nell'universo, di vincere rimanendo anche in ordine con i conti.

Tuttavia, come accade anche molto spesso nei film o nelle serie TV americane, quando finisce un capitolo, con il tanto sospirato happy ending, di solito se ne apre uno successivo non proprio sullo stesso tenore, nel quale le spensierate tonalità pastello delle storie si tramutano in colori più cupi e tutto ciò che prima sembrava funzionare a meraviglia diventa di colpo un punto debole.

_{Rudi Garcia, ai tempi in cui era allenatore della Roma. romazone, CC BY 2.0, da Wikimedia Commons}

Sono passati solo quattro mesi dai festeggiamenti per le strade di Napoli, dalle bare della Juventus (ossessioni ne abbiamo?) trasportate a spalle insieme ai manifesti funebri, e dai tifosi che dileggiavano simpaticamente un allenatore come Allegri (scarso quanto volete ma che in carriera ha vinto da solo il doppio dei titoli della storia partenopea), e tutto sembra essere drasticamente cambiato, come ad una Bridget Jones qualunque.

Spalletti, l'allenatore artefice di questo capolavoro sportivo, tanto provato da una stagione piena di soddisfazioni, ha abbandonato in fretta e furia l'anno sabbatico richiesto a gran voce, per accettare le offerte della nazionale (qualcuno sussurra che avrebbe accettato di corsa anche quelle della Juventus, se solo si fosse riuscito a liberargli il posto) e la squadra è stata così affidata ad un altro mister tirato fuori dalla naftalina dei campionati di contorno, l'ex Roma, Rudi Garcia.

Quando cerchi di volare troppo vicino al sole, come insegna la storiella di Icaro (e se volete anche quella di Cristiano Ronaldo alla Juventus) finisci per sentirti invincibile e per pensare che nessuna scelta futura potrà mai rivelarsi errata, non riuscendo tuttavia così a notare per tempo le ali che si sciolgono. L'ambiente, da modello da seguire (Gravina dixit) si è trasformato di colpo in polveriera e i vecchi eroi, portati ad un passo dalla divinizzazione, improvvisamente precipitati al suolo.

Il caso più eclatante, ancor più dell'involuzione e del nervosismo di Khvicha Kvaratskhelia, è legato all'attaccante nigeriano Victor Osimhen, in crisi di prestazioni e in aperto contrasto con l'allenatore, addirittura dileggiato con un incredibile video sui social network (potete vederlo qui) dalla stessa società partenopea, dopo aver fallito il calcio di rigore nella partita disputata dal Napoli a Bologna.

Nonostante il video sia stato successivamente rimosso, l'ex capocannoniere del campionato, come si evince anche dalla pubblica uscita del suo agente, Roberto Calenda, non l'ha presa affatto bene, tanto da rimuovere dai suoi profili social praticamente tutte le immagini che lo ritraevano con la maglia azzurra.

Qualcuno sostiene che dietro a questo improvviso nervosismo, oltre all'elettricità che si respira nello spogliatoio, dove pare che lo stesso Garcia venga percepito come una specie di corpo estraneo, ci sia la mancata proposta del club sul rinnovo di contratto, ma le ultime notizie pervenute nella giornata di ieri potrebbero anche favorire una chiave di lettura diversa.

Si è appreso infatti che la procura di Napoli ha trasmesso ai colleghi romani gli atti relativi al presunto falso in bilancio della società di De Laurentiis al momento dell'acquisto proprio di Osimhen, pagato al Lille, secondo l'accusa, anche tramite l'inserimento in trattativa di alcuni giovani calciatori, che tuttavia non hanno mai messo piede nella città francese.

E se al buon re dei cinepanettoni fosse arrivata voce che una presunta riapertura del processo sportivo, visto anche il recente passato che ha coinvolto la Juventus, obbligherebbe la procura federale ad andare giù con la mano pesante? In quel caso, forse, sempre un presunto "qualcuno" potrebbe aver suggerito quanto meno una mossa limita danni, ovvero la cessione dell'attaccante ad un'altra società nel più breve tempo possibile.

Sembra fantascienza lo so, ma ricordatevi che il circo Gravina è specialista in effetti speciali. Ah, e magari, dato che anche i secondi capitoli devono prevedere un lieto fine, l'unico a pagare per la vicenda Osimhen potrebbe essere Giuntoli, direttore sportivo della Juventus, ma al Napoli al momento dei fatti. Dite la verità, chi potrebbe concepire mai un finale migliore?

Statemi bene, alla prossima!