L’Aspartame, quanto tossica può essere la disinformazione?
In questo post voglio trattare uno degli additivi alimentari, che ad oltre 30 anni dalla sua immissione in commercio, resta uno dei più studiati e più criticati nella storia. L’idea mi è venuta a seguito della discussione con una persona, e nonostante questo argomento possa per alcuni essere considerato chiarito, per altri resta ancora una manaccia da cui difendersi.
Figura 1: attenti alle Bufale! (fonte: Pixabay)
Figura 2: molecola dell’Aspartame.
L’Aspartame è un dolcificante sintetico, scoperto per caso nel 1965 da J.M. Schlatter, un chimico che stava studiando lo step di sintesi di un nuovo farmaco anti-ulcera, e leccandosi per sbaglio le dita mentre sfogliava gli appunti, notò la dolcezza della sostanza. Ricordiamo, che Schlatter è stato molto fortunato, ma la prima regola in un laboratorio è di NON ingerire o annusare le sostanze, non tutto potrebbe condurci alla fama, bensì è più probabile che ci porti in ospedale.
L’aspartame è un prodotto a basso tenore calorico, infatti 1 grammo di sostanza produce 34 calorie (ed è 200 volte più dolce dello zucchero da cucina), per questo i prodotti che lo contengono vengono pubblicizzati come “a zero calorie”, in quanto la quantità in esse contenuta è irrisoria. L’Aspartame è classificato in etichetta col codice E951 o con il nome per intero. Lo possiamo trovare in moltissimi prodotti: dolci, gomme da masticare, bibite, prodotti dietetici e per diabetici in bustine o in pastiglie che usano i nostri nonni per zuccherare il caffè.
Andando al supermercato, possiamo notare che i prodotti che contengono l’aspartame stanno diminuendo, e alcuni potrebbero dire che è una vittoria per la nostra salute, ma non è così. Io la definirei una vittoria per la disinformazione e il falso allarmismo.
Ma da dove è nata però la convinzione che sia così pericoloso? Si suppone sia dovuto allo sviluppo di una sostanza, il metanolo (figura 3).
Figura 3: una volta assunto il nostro organismo lo scompone l’Aspartame in fenilalanina 50%, Acido Aspartico 40% e metanolo 10%.
La tossicità del metanolo pare non essere diretta, ma che derivi dal suo metabolita, la formaldeide (poi trasformata in acido formico, che viene eliminato attraverso le urine).
Figura 4: il metanolo a sua volta, viene metabolizzato in formaldeide che poi si ossida ad acido formico.
Prima di spaventarsi, per la presenza del metanolo, va ricordato che esso è presente in molti alimenti quali frutta e verdura, oltre che essere prodotto naturalmente dall'organismo. Solo con dosi elevate diventa tossico, e nel caso dell’aspartame rappresenta una piccola percentuale (10% del totale).
Un altro prodotto della metabolisi dell’aspartame è un amminoacido ovvero l’acido aspartico, che viene convertito in un neurotrasmettitore eccitante, il glutammato (Glu). Il Glu in concentrazioni elevate, può essere dannoso e avere effetti tossici sul sistema nervoso, ma nel nostro caso che stiamo trattando, non sono state riscontrate neurotossicità tali da creare timori per la salute dei consumatori.
Ma il dibattito sulla tossicità del dolcificante si riaccese intorno al 2005, quando la California Environmental Protection Agency, evidenziò in una popolazione di topi, un aumento di linfomi e leucemie, a seguito della somministrazione di Apartame. L’allarme è stato rincarato, dallo studio (pubblicato sulla European Journal of Oncology) della "Fondazione Europea di Oncologia e Scienze Ambientali, B. Ramazzini”. Queste ricerche evidenziavano una correlazione tra formaldeide e lo sviluppo di tumori cerebrali.
L'aspartame è stato sperimentato in modelli animali, i quali dopo l’assunzione del dolcificante hanno evidenziato la comparsa di tumori a seguito dell'assunzione orale di questo dolcificante, ma nessuno altro studio ha dimostrato l’esistenza razionale di un rapporto causa-effetto nello sviluppo del cancro.
Una delle tesi del Ramazzini, sulla pericolosità dell’aspartame, sta nel fatto che la durata degli studi eseguiti fino ad allora avessero una durata troppo breve per evidenziare lo sviluppo di malattie a seguito dell’assunzione della sostanza. Nell’istituto, invece, lo studio comprendeva tutto l’arco di vita dell’animale.
L’EFSA (European Food Safety Authority) è intervenuta, spiegando che questo disegno di studio, può condurre a conclusioni fuorvianti, in quanto gli animali possono sviluppare patologie legate all’anzianità, come i tumori spontanei. Specialmente, nel caso dei topi svizzeri (specie utilizzata negli studi condotti da Ramazzini) sono noti per lo sviluppo di tumori epatici e polmonari spontanei. Questa affermazione, come anche l’inattendibilità dei risultati dell’istituto Ramazzini, sono stati confermati anche dall National Cancer Institute, la quale dopo un’indagine eseguita su una fetta di popolazione di età compresa tra i 50 e i 70 anni, durata ben 5 anni, e spaziando tra diverse tipologie di tumore (cavità orale, faringe, esofago, stomaco, pancreas, rene, ovaio, prostata e cerebrali) ha confermato la non esistenza di una correlazione tra tumori e Aspartame.
Anche la NFI (Nutrition Foundation of Italy) ha affermato la sicurezza di questa sostanza, evidenziando la necessità di dare informazioni chiare e certe (e non infondatamente allarmistiche) al pubblico.
Nonostante la sua sicurezza sia ormai comprovata, non significa che sia privo di rischi. È ancora troppo presto per affermarlo, ma secondo alcuni studi, il consumo eccessivo di dolcificanti (tra cui l’Aspartame) altera il microbioma di alcuni soggetti, causando lo sviluppo di uno stato pre-diabetico. In conclusione, nonostante non ci dobbiamo preoccupare per le dosi di Aspartame contenute nei prodotti di consumo quotidiano, è bene mantenere un’alimentazione il più possibile sana ed equilibrata e svolgere regolare attività fisica.
Sitografia:
http://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/aspartame
http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/131210
http://www.nutrition-foundation.it/faq.aspx
Note immigini: le immagini sono state create da me con l'utilizzo di ChemSketch (http://www.acdlabs.com/resources/freeware/chemsketch/)
Interessanti come sempre questi argomenti. L'ho letto con piacere.
Grazie, resto a disposizione per qualsiasi cosa inerente l'argomento :)
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