(ENG/ITA)“Uomo nomadis” vs “Uomo stabilis prima parte”

TESTO IN ITALIANO

“Uomo nomadis” vs “Uomo stabilis prima parte”

Questo è il primo post di una serie di sei

Vivendo in campagna a partire dalla primavera, fino a quando è possibile, adoro passeggiare nella stessa e nutrirmi nei numerosi frutti che crescono presso alberi spontanei o abbandonati.
Quanta abbondanza, che oltretutto è gratuita, è sicuramente 100% biologica, senza nemmeno aver bisogno di qualche certificazione, direi pure sostenibile per l’ambiente in quanto a chilometro zero!

L’uomo primitivo, si dice, agli albori era raccoglitore, quindi non lavorava per procurarsi il cibo, semplicemente raccoglieva quello che trovava spontaneamente nell’ambiente.
Poi è arrivata l’agricoltura e gli uomini sono diventati stanziali e invece di girare per mangiare, cominciarono a lavorare per poter mangiare.

Mi pongo una domanda:
“ci abbiamo guadagnato ha barattare la libertà in cambio della necessità di lavorare?”

Buttata li per li questa domanda sembra avere una risposta scontata.
In fondo quando si cambia è perchè lo si vuole, quindi è una libera scelta.

Se i primi uomini ad un certo punto hanno preferito fermarsi, mettere su casa e divenire stanziali significa che evidentemente era una prospettiva migliore rispetto a quella di essere costretti a girare in continuazione nella speranza di trovare cibo a sufficienza.

Uno dei punti cruciali che ha portato questo epocale cambiamento è sicuramente il fattore sicurezza, coltivare permette sicuramente più garanzie di avere di che sfamarsi, anzichè dover fare ogni giorno “una caccia al tesoro”.
Presto i primi agricoltori si resero conto della possibilità di poter produrre più cibo di quello necessario sul momento, quindi sviluppando l’arte della conservazione dei cibi, ha potuto garantire il suo sostentamento alimentare anche nei periodi di più difficile dell’anno, pensiamo ad esempio nei mesi invernali.

L’agricoltura e conseguentemente l’allevamento hanno dato vita ai primi scambi, cioè alle primordiali forme di commercio che inizialmente si basavano sul baratto, precursore della nascita della moneta e di un’economia più sofisticata.

ENGLISH TEXT

“Uomo nomadis” vs “Uomo stabilis first parte”

This is the first post of a series of six

Living in the countryside starting from spring, as long as it is possible, I love walking in it and feeding myself in the numerous fruits that grow in spontaneous or abandoned trees.
What abundance, which is also free, is certainly 100% organic, without even needing some certification, I would say sustainable for the environment as a zero kilometer!

Primitive man, it is said, at the dawn was collector, so he did not work to get food, he simply collected what he found spontaneously in the environment.
Then agriculture came and the men became permanent and instead of turning to eat, they started working to eat.

I ask myself a question:
"Have we earned us to trade freedom in exchange for the need to work?"

Throwed them there, this question seems to have a foregone answer.
After all, when you change it is because you want it, so it's a free choice.

If the first men at one point preferred to stop, to put up their homes and become permanent, it means that it was evidently a better prospect than that of being forced to turn continuously in the hope of finding enough food.

One of the crucial points that has brought this epochal change is certainly the safety factor, cultivating certainly allows more guarantees to have what to feed, rather than having to do every day "a treasure hunt".
Soon the first farmers realized the possibility of being able to produce more food than needed at the time, then developing the art of food preservation, was able to ensure its food support even in the most difficult periods of the year, we think for example in the winter months.

Agriculture and consequently breeding gave life to the first exchanges, that is, to the primordial forms of commerce that initially were based on barter, a precursor of the birth of money and a more sophisticated economy.