Pensieri persi e ritrovati.

Capita di tanto in tanto che i miei mille pensieri vengano sparsi sul mio tavolo, come un secchio pieno di monete che vengono rovesciate provocando un suono assordante.

In questo periodo ho tante cose per la testa, e in rari momenti di pace il mio cervello si concentra su una cosa in particolare: una teoria fisica, una parte di matematica, una delle mie nuove attività, un piano per ottenere qualcosa...

E in queste occasioni succedere qualcosa che mi è successo diverse volte; Prendo un oggetto in mano e inizio a camminare per casa, riflettendo in silenzio, mentre rifletto giro l'oggetto nelle mie mani e in un certo senso è come se il mio pensiero si unisse ad esso, o anche il contrario.

Mi perdo così tanto nei miei pensieri che è quasi come staccarsi dalla realtà, come non essere presente, e quindi succede l'inevitabile.

Poso il mio oggetto in un punto casuale, torno dove ero all'inizio e riprendo a fare quel che stavo facendo prima. Non so se ricordate il celebre Hook: Capitan Uncino, film cult con l'impareggiabile Robin Williams; Ricordate Tootles interpretato da Arthur Malet?

Ecco, dopo un certo tempo mi torna in mente la mia riflessione, e ricordo l'oggetto che tenevo in mano, ma non dove l'ho lasciato. Così come Tootles cercava le sue biglie, io mi metto alla ricerca: apro gli armadi, apro i cassetti, cerco nelle tasche, rivolto la scrivania. Trovare quell'oggetto diventa una missione, perché in un certo senso è qualcosa di fuori posto, che va ordinato.

In genere la ricerca non dura molto, e quando trovo il mio pensiero lo raccolgo e lo rimetto nel posto giusto, provando una certa soddisfazione.